Video Invitational - Video in tutti i sensi: Runa Islam

20 febbraio - 6 marzo 2006
a cura di Milovan Farronato

Video Invitational è un progetto organizzato da Viafarini in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia.

Video Invitational presenta a partire da gennaio 2006 quattro incontri con altrettanti artisti internazionali sul tema del video: una serie di opere che mettono in risalto le diverse sfumature dell'attuale ricerca video, i labili confini e le contaminazioni con altre modalità espressive.

Il progetto, a cura di Milovan Farronato, prevede che ciascuna video-installazione sia inaugurata con una discussione ed analisi dell'opera video assieme all'artista, rivolta al pubblico, in particolar modo agli studenti.

Runa Islam

L’approccio registico e i riferimenti cinematografici di Runa Islam sono evidenti sin dai primi lavori, in questa sede tuttavia sono posti in esame prevalentemente i rimandi al registro pittorico. In uno degli ultimi film in 16 mm, The First Day of Spring (2005), cosa accade? Non molto o quasi nulla: una leggera brezza muove le foglie in una piazza di Dhaka dove un gruppo di conducenti di risciò è seduto in riposo sui propri mezzi di trasporto, mentre la luce nel corso delle riprese volge al tramonto. L’inquadratura è definita da due orizzonti costanti: quello del suolo polveroso e del cielo. I close-up che si susseguono sui volti dei personaggi in posa e in ozio (almeno per un giorno!) e che interrompono la serena scena di gruppo ci permettono di vederli per la prima volta frontalmente e non di spalle, e di indugiare lentamente sui loro sguardi e sulle pieghe dei loro volti segnati dal sole, quasi fossero dipinti sul punto di sgretolarsi. Tutto sembra essersi interrotto per un giorno. Il lavoro possiede la qualità di un dipinto vivente; il tempo sembra procedere lentamente come se sotto le ruote dei risciò scorresse la sabbia del tempo o non il volgere di un solo giorno. Il dono della luce – da sempre metafora nei dipinti religiosi di un’illuminazione spirituale — è uno dei pochi elementi che delicatamente cambia e trasfigura l’immagine.

Runa Islam è nata nel 1970 a Dhaka, Bangladesh; vive e lavora a Londra. Tra le numerose mostre personali nel 2005: Dunkers Kulturhus, Helsingborg, Svezia; Centro d’Arte Santa Monica, Barcellona; Hammer Museum, Los Angeles; Camden Arts Centre, Londra e MART di Trento. Tra le recenti collettive: More Than This!, Negotiating Realities, Biennale di Goteborg; Always a Little Further, 51 Biennale di Venezia e Critical Societies, Badischer Kunstverein, Karlsruhe.

Con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano - Settore Tempo Libero e il contributo di British Council

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Video Invitational - Video in tutti i sensi: Runa Islam

20 febbraio - 6 marzo 2006
a cura di Milovan Farronato

Video Invitational è un progetto organizzato da Viafarini in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia.

Video Invitational presenta a partire da gennaio 2006 quattro incontri con altrettanti artisti internazionali sul tema del video: una serie di opere che mettono in risalto le diverse sfumature dell'attuale ricerca video, i labili confini e le contaminazioni con altre modalità espressive.

Il progetto, a cura di Milovan Farronato, prevede che ciascuna video-installazione sia inaugurata con una discussione ed analisi dell'opera video assieme all'artista, rivolta al pubblico, in particolar modo agli studenti.

Runa Islam

L’approccio registico e i riferimenti cinematografici di Runa Islam sono evidenti sin dai primi lavori, in questa sede tuttavia sono posti in esame prevalentemente i rimandi al registro pittorico. In uno degli ultimi film in 16 mm, The First Day of Spring (2005), cosa accade? Non molto o quasi nulla: una leggera brezza muove le foglie in una piazza di Dhaka dove un gruppo di conducenti di risciò è seduto in riposo sui propri mezzi di trasporto, mentre la luce nel corso delle riprese volge al tramonto. L’inquadratura è definita da due orizzonti costanti: quello del suolo polveroso e del cielo. I close-up che si susseguono sui volti dei personaggi in posa e in ozio (almeno per un giorno!) e che interrompono la serena scena di gruppo ci permettono di vederli per la prima volta frontalmente e non di spalle, e di indugiare lentamente sui loro sguardi e sulle pieghe dei loro volti segnati dal sole, quasi fossero dipinti sul punto di sgretolarsi. Tutto sembra essersi interrotto per un giorno. Il lavoro possiede la qualità di un dipinto vivente; il tempo sembra procedere lentamente come se sotto le ruote dei risciò scorresse la sabbia del tempo o non il volgere di un solo giorno. Il dono della luce – da sempre metafora nei dipinti religiosi di un’illuminazione spirituale — è uno dei pochi elementi che delicatamente cambia e trasfigura l’immagine.

Runa Islam è nata nel 1970 a Dhaka, Bangladesh; vive e lavora a Londra. Tra le numerose mostre personali nel 2005: Dunkers Kulturhus, Helsingborg, Svezia; Centro d’Arte Santa Monica, Barcellona; Hammer Museum, Los Angeles; Camden Arts Centre, Londra e MART di Trento. Tra le recenti collettive: More Than This!, Negotiating Realities, Biennale di Goteborg; Always a Little Further, 51 Biennale di Venezia e Critical Societies, Badischer Kunstverein, Karlsruhe.

Con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano - Settore Tempo Libero e il contributo di British Council

Runa Islam
First Day of Spring, 2005
16mm film
duration: 7'
courtesy the artist and Jay Joplin / White Cube (London). 
veduta dell'installazione

Incontro con Runa Islam

Runa Islam durante la conferenza

Incontro con Runa Islam

Incontro con Runa Islam

Milovan Farronato conduce l’incontro con Runa Islam

Runa Islam mostra i suoi lavori precedenti

Incontro con Runa Islam

Angela Vettese ascolta Runa Islam

Runa Islam e Angela Vettese

Il curatore Andrea Lissoni tra il pubblico

L’artista Adrian Paci tra il pubblico

La critica Gabi Scardi tra il pubblico.

Monica Thurner, in attesa di due gemelli