Incubatori culturali e creativi. Opportunità di cooperazione pubblico-privato in Italia.

10 dicembre 2020, dalle 18.00 alle 20.30, su Zoom
Viafarini in collaborazione con il Comune di Milano.

La tavola rotonda è dedicata alla memoria di Rodrigo Rodriquez e del suo impegno per l’innovazione.

Incubatori culturali e creativi. Opportunità di cooperazione pubblico-privato in Italia è un appuntamento di confronto e riflessione a porte chiuse, promosso da Viafarini e Fabbrica del Vapore di Milano, dedicato ad attività di produzione culturale e creativa private che rispondono anche a logiche di tipo pubblico.
Lo scenario istituzionale, infatti, è radicalmente mutato: dopo le esperienze degli anni ‘90 in cui si sono sperimentate convenzioni pubblico-private per l’offerta di servizi di promozione delle pratiche culturali e creative, dopo i programmi e le attività realizzate negli anni 2000 con il sostegno dei grandi bandi promossi dalle fondazioni di origine bancaria, sono maturi i tempi per incubatori culturali-creativi la cui sostenibilità sia garantita da formule di condivisione del valore e meccanismi di remunerazione circolare, quali la formula del coworking creativo.

Il modello degli incubatori culturali e creativi che si è diffuso in Italia negli ultimi anni, ha come caratteristica ricorrente il recupero e la rifunzionalizzazione di spazi, a volte grandi aree ex-industriali, che evolvono proponendosi come acceleratori di conoscenza, creatività, cultura e pratiche relazionali. Gli incubatori sono sempre più destinati a sostenere programmi di rigenerazione urbana nel Paese, e un generale riposizionamento dei territori sulla contemporaneità e l’innovazione, acquisendo via via maggiore consapevolezza del loro ruolo come motore per una trasformazione sociale.
I cicli economici e la recente crisi sanitaria hanno messo in luce anche quanto questi luoghi rappresentino uno dei pilastri dell’infrastruttura creativo-culturale del Paese e quanto la loro stessa solidità ne condizioni direttamente la resilienza.

Questo nuovo paradigma porta a confrontarsi su alcune domande, tra cui:
• Come cambiano i luoghi della produzione culturale e creativa: chi vive questi luoghi e quali sono i bisogni che esprime e soddisfa?
• Quali sono le nuove opportunità di cooperazione pubblico-privato: che signi cato ha la cultura come bene comune?
• In che modo questi luoghi interagiscono con gli altri attori culturali e creativi e con quali pratiche di scambio?

La tavola rotonda vuole stimolare un confronto libero sui modelli gestionali e le nuove opportunità di cooperazione pubblico-privato nella cultura in Italia a partire dall’esperienza di Archivio Viafarini – Lotto 15, un incubatore culturale e creativo dove la consolidata esperienza e il posizionamento nel sistema artistico e culturale italiano gli permettono di agire come forza aggregatrice di una costellazione di professionisti e organizzazioni creative e culturali che costruiscono il cambiamento dal basso all'interno di un servizio di coworking, scambiando valore in uno spazio pubblico e accessibile, la Fabbrica del Vapore di Milano.

Nel contesto della Fabbrica tutti questi operatori riuniti costituiscono una catena di produzione creativa che favorisce la “cultura di prossimità”: archivio-biblioteca, artisti, coworker, sperimentazione didattica attraverso i linguaggi delle arti performative, workshop creativi per bambini e adulti, progetti di dialogo inter culturale, sono offerti a tutta la cittadinanza in una dimensione non istituzionale, aperta, multidisciplinare e partecipativa.

Incubatori culturali e creativi. Opportunità di cooperazione pubblico-privato in Italia.

10 dicembre 2020, dalle 18.00 alle 20.30, su Zoom
Viafarini in collaborazione con il Comune di Milano.

La tavola rotonda è dedicata alla memoria di Rodrigo Rodriquez e del suo impegno per l’innovazione.

Incubatori culturali e creativi. Opportunità di cooperazione pubblico-privato in Italia è un appuntamento di confronto e riflessione a porte chiuse, promosso da Viafarini e Fabbrica del Vapore di Milano, dedicato ad attività di produzione culturale e creativa private che rispondono anche a logiche di tipo pubblico.
Lo scenario istituzionale, infatti, è radicalmente mutato: dopo le esperienze degli anni ‘90 in cui si sono sperimentate convenzioni pubblico-private per l’offerta di servizi di promozione delle pratiche culturali e creative, dopo i programmi e le attività realizzate negli anni 2000 con il sostegno dei grandi bandi promossi dalle fondazioni di origine bancaria, sono maturi i tempi per incubatori culturali-creativi la cui sostenibilità sia garantita da formule di condivisione del valore e meccanismi di remunerazione circolare, quali la formula del coworking creativo.

Il modello degli incubatori culturali e creativi che si è diffuso in Italia negli ultimi anni, ha come caratteristica ricorrente il recupero e la rifunzionalizzazione di spazi, a volte grandi aree ex-industriali, che evolvono proponendosi come acceleratori di conoscenza, creatività, cultura e pratiche relazionali. Gli incubatori sono sempre più destinati a sostenere programmi di rigenerazione urbana nel Paese, e un generale riposizionamento dei territori sulla contemporaneità e l’innovazione, acquisendo via via maggiore consapevolezza del loro ruolo come motore per una trasformazione sociale.
I cicli economici e la recente crisi sanitaria hanno messo in luce anche quanto questi luoghi rappresentino uno dei pilastri dell’infrastruttura creativo-culturale del Paese e quanto la loro stessa solidità ne condizioni direttamente la resilienza.

Questo nuovo paradigma porta a confrontarsi su alcune domande, tra cui:
• Come cambiano i luoghi della produzione culturale e creativa: chi vive questi luoghi e quali sono i bisogni che esprime e soddisfa?
• Quali sono le nuove opportunità di cooperazione pubblico-privato: che signi cato ha la cultura come bene comune?
• In che modo questi luoghi interagiscono con gli altri attori culturali e creativi e con quali pratiche di scambio?

La tavola rotonda vuole stimolare un confronto libero sui modelli gestionali e le nuove opportunità di cooperazione pubblico-privato nella cultura in Italia a partire dall’esperienza di Archivio Viafarini – Lotto 15, un incubatore culturale e creativo dove la consolidata esperienza e il posizionamento nel sistema artistico e culturale italiano gli permettono di agire come forza aggregatrice di una costellazione di professionisti e organizzazioni creative e culturali che costruiscono il cambiamento dal basso all'interno di un servizio di coworking, scambiando valore in uno spazio pubblico e accessibile, la Fabbrica del Vapore di Milano.

Nel contesto della Fabbrica tutti questi operatori riuniti costituiscono una catena di produzione creativa che favorisce la “cultura di prossimità”: archivio-biblioteca, artisti, coworker, sperimentazione didattica attraverso i linguaggi delle arti performative, workshop creativi per bambini e adulti, progetti di dialogo inter culturale, sono offerti a tutta la cittadinanza in una dimensione non istituzionale, aperta, multidisciplinare e partecipativa.

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