ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo

23 - 25 aprile 2021
a cura di Claudia Zanfi

In occasione del 20° Anniversario dell’associazione aMAZElab, Arte, Cultura, Paesaggio, viene presentato uno speciale percorso artistico/curatoriale: artisti internazionali e in residenza a Viafarini hanno lavorato sui temi delle geografie e dei confini. L’obiettivo è narrare il lungo cammino pionieristico e di ricerca svolto da aMAZElab sulle coste del Mediterraneo, dei Balcani e lungo il Medioriente, mettendo in rapporto arte e società, comunità e territorio, uomo e natura.

Si ringrazia Emanuele Sosio Galante per la documentazione fotografica.

Le opere di ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo, ideate e realizzate appositamente per l’occasione, saranno presentate in un ‘display’ inedito, e riguarderanno un percorso a tappe attraverso i 5 sensi:

OLFATTO: una vasca/scultura con acqua e con petali di rose, accoglie i visitatori. La rosa è il fiore che sboccia in Medioriente e si trova in tutti i giardini del Mediterraneo, metafora di bellezza, ma anche di complessità. 
UDITO: un’installazione sonora dell’artista greco Zafos Xagoraris, trasmette una serie di suoni raccolti nei porti di Atene e di Istanbul. L’opera dialoga con suoni di altri porti del Mediterraneo. 
VISTA: un grande atlante a parete composto con dozzine di cartoline/mappe/ immagini realizzate ad hoc dagli artisti in residenza VIR. Il soggetto di questo ampio puzzle è il Mediterraneo, le sue città, le sue genti, le culture, le tradizioni, i porti, il mare. 
TATTO: un’intrigante scultura in terracotta invita i visitatori a intervenire nella realizzazione di questa sorta di ‘pangea mobile’, una terra senza barriere e senza confini. Ogni visitatore potrà aggiungere la propria visione a questo ‘paesaggio primordiale’: la forma di un monte, di un lago, di un albero, etc.
GUSTO: bevanda al Karkadè, all’opening sarà offerto al pubblico un bicchiere di bevanda al Karkadè (opera sospesa causa Covid19).

Inoltre ci saranno opere che attivano il 6° senso:
una sedia-scultura proveniente dai Balcani, sulla quale bisogna sedersi per entrare nella memoria profonda dell’oggetto, in un’attività coinvolgente e performativa.
Il progetto on line /Confini/, opera artistica partecipata, ideata sulla piattaforma Instagram, sul tema dei confini e dei suoi limiti.

ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo

Un progetto di Claudia Zanfi
con gli artisti: Gaia Coals, Jonathan Colombo, Sergio Leitao, Francesca Migone, Ana Mrovlje, Jacopo Natoli, Ludovico Orombelli, Vera Pravda, Adelisa Selimbasic, Zafos Xagoraris, Vincenzo Zancana

Presentazione giovedì 22 aprile, ore 10.00 - 17.00, via Carlo Farini 35, Milano

aMAZElab è un network di produzione creativa e di riflessione culturale capace di dialogare con il territorio locale e quello internazionale, con la memoria e la contemporaneità, percorrendo luoghi inusuali dal Libano all’Iraq, dai Balcani al Baltico. Un laboratorio sperimentale impegnato in ricerche sui confini come luoghi, dove identità e differenza s’incontrano. È una piattaforma mobile e aperta alla produzione di progetti e idee, sensibile alle trasformazioni socio-territoriali e ai grandi temi della sostenibilità, della memoria, dei nuovi paesaggi.

ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo

23 - 25 aprile 2021
a cura di Claudia Zanfi

In occasione del 20° Anniversario dell’associazione aMAZElab, Arte, Cultura, Paesaggio, viene presentato uno speciale percorso artistico/curatoriale: artisti internazionali e in residenza a Viafarini hanno lavorato sui temi delle geografie e dei confini. L’obiettivo è narrare il lungo cammino pionieristico e di ricerca svolto da aMAZElab sulle coste del Mediterraneo, dei Balcani e lungo il Medioriente, mettendo in rapporto arte e società, comunità e territorio, uomo e natura.

Si ringrazia Emanuele Sosio Galante per la documentazione fotografica.

Le opere di ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo, ideate e realizzate appositamente per l’occasione, saranno presentate in un ‘display’ inedito, e riguarderanno un percorso a tappe attraverso i 5 sensi:

OLFATTO: una vasca/scultura con acqua e con petali di rose, accoglie i visitatori. La rosa è il fiore che sboccia in Medioriente e si trova in tutti i giardini del Mediterraneo, metafora di bellezza, ma anche di complessità. 
UDITO: un’installazione sonora dell’artista greco Zafos Xagoraris, trasmette una serie di suoni raccolti nei porti di Atene e di Istanbul. L’opera dialoga con suoni di altri porti del Mediterraneo. 
VISTA: un grande atlante a parete composto con dozzine di cartoline/mappe/ immagini realizzate ad hoc dagli artisti in residenza VIR. Il soggetto di questo ampio puzzle è il Mediterraneo, le sue città, le sue genti, le culture, le tradizioni, i porti, il mare. 
TATTO: un’intrigante scultura in terracotta invita i visitatori a intervenire nella realizzazione di questa sorta di ‘pangea mobile’, una terra senza barriere e senza confini. Ogni visitatore potrà aggiungere la propria visione a questo ‘paesaggio primordiale’: la forma di un monte, di un lago, di un albero, etc.
GUSTO: bevanda al Karkadè, all’opening sarà offerto al pubblico un bicchiere di bevanda al Karkadè (opera sospesa causa Covid19).

Inoltre ci saranno opere che attivano il 6° senso:
una sedia-scultura proveniente dai Balcani, sulla quale bisogna sedersi per entrare nella memoria profonda dell’oggetto, in un’attività coinvolgente e performativa.
Il progetto on line /Confini/, opera artistica partecipata, ideata sulla piattaforma Instagram, sul tema dei confini e dei suoi limiti.

ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo

Un progetto di Claudia Zanfi
con gli artisti: Gaia Coals, Jonathan Colombo, Sergio Leitao, Francesca Migone, Ana Mrovlje, Jacopo Natoli, Ludovico Orombelli, Vera Pravda, Adelisa Selimbasic, Zafos Xagoraris, Vincenzo Zancana

Presentazione giovedì 22 aprile, ore 10.00 - 17.00, via Carlo Farini 35, Milano

aMAZElab è un network di produzione creativa e di riflessione culturale capace di dialogare con il territorio locale e quello internazionale, con la memoria e la contemporaneità, percorrendo luoghi inusuali dal Libano all’Iraq, dai Balcani al Baltico. Un laboratorio sperimentale impegnato in ricerche sui confini come luoghi, dove identità e differenza s’incontrano. È una piattaforma mobile e aperta alla produzione di progetti e idee, sensibile alle trasformazioni socio-territoriali e ai grandi temi della sostenibilità, della memoria, dei nuovi paesaggi.