Giovanni Morbin, Essere o ffendere – ibridazione 13

dal 18 novembre 2021

Cosa c’è di più bello dell’esprimere le proprie idee, nel rispetto degli altri, sperando di poterle argomentare e aspettandosi obiezioni, anche. Che c’è di più umano del sentirsi libero e leggero, sempre con riguardo per gli altri, nel liberare le proprie opinioni e nella speranza di confrontarsi, anche aspramente, con chi come te non la pensa?

Sembra che ora non sia più possibile asserire apertamente e civilmente un proprio pensiero senza che questo generi attacchi personali, spesso gratuiti e poco dialettici.

Ciò che suona strano non è il dissenso che genera un’affermazione quanto invece la mancanza fisica, e quindi anche psichica, del contraddittore. Latitando la controparte, scompare la ragione originale della dialettica stessa. Quello che rimane è la possibilità di scegliere di essere o fendere o ffendere.

Con la collaborazione di Giulia Savorani e Simone Poggesi per la documentazione video, Valentina Cavion e Davide Stani per la documentazione fotografica, Damir Jellici per il progetto grafico, Me Security per la guardia del corpo. Un ringraziamento a Marco Secondin per il prezioso contributo.

Giovanni Morbin nel 1982 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver seguito il corso di pittura nel laboratorio di Emilio Vedova. Abbandona definitivamente il lavoro pittorico dopo la serie dei “bitumi”, eseguita tra il 1978 e il 1980. Dal 1978 la sua ricerca è legata ai comportamenti e la performance è il mezzo ideale per esprimere le sue idee. Parallelamente al lavoro comportamentale s’interessa alla costruzione di oggetti funzionali all’azione quotidiana e conferisce loro il valore di strumenti (Strumento a perdifiato, Scultura sociale, DNA, L’angolo del saluto, Prêt-a-porter, Fioriera, EU, ecc.). Nel 1993 ad Ottomat presenta “Forme di comportamento”.
È coautore e firmatario della dichiarazione poetica ETICA ESPRESSIVA UNIVERSALE (EEU), pubblicata sul “Corriere della Sera” 8 maggio 1994 e nello stesso anno inventa lo Strumento a Perdifiato, attrezzo per comunicare a se stessi. ­Nel novembre del 1995 fonda SUPERFICIE TOTALE, contenitore del suo agire. A partire da quel momento le sue performances sono denominate Ibridazioni. Si tratta di azioni ibride caratterizzate di volta in volta da partner animale, vegetale, minerale, artificiale.

www.superficietotale.it

Giovanni Morbin, Essere o ffendere – ibridazione 13

dal 18 novembre 2021

Cosa c’è di più bello dell’esprimere le proprie idee, nel rispetto degli altri, sperando di poterle argomentare e aspettandosi obiezioni, anche. Che c’è di più umano del sentirsi libero e leggero, sempre con riguardo per gli altri, nel liberare le proprie opinioni e nella speranza di confrontarsi, anche aspramente, con chi come te non la pensa?

Sembra che ora non sia più possibile asserire apertamente e civilmente un proprio pensiero senza che questo generi attacchi personali, spesso gratuiti e poco dialettici.

Ciò che suona strano non è il dissenso che genera un’affermazione quanto invece la mancanza fisica, e quindi anche psichica, del contraddittore. Latitando la controparte, scompare la ragione originale della dialettica stessa. Quello che rimane è la possibilità di scegliere di essere o fendere o ffendere.

Con la collaborazione di Giulia Savorani e Simone Poggesi per la documentazione video, Valentina Cavion e Davide Stani per la documentazione fotografica, Damir Jellici per il progetto grafico, Me Security per la guardia del corpo. Un ringraziamento a Marco Secondin per il prezioso contributo.

Giovanni Morbin nel 1982 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver seguito il corso di pittura nel laboratorio di Emilio Vedova. Abbandona definitivamente il lavoro pittorico dopo la serie dei “bitumi”, eseguita tra il 1978 e il 1980. Dal 1978 la sua ricerca è legata ai comportamenti e la performance è il mezzo ideale per esprimere le sue idee. Parallelamente al lavoro comportamentale s’interessa alla costruzione di oggetti funzionali all’azione quotidiana e conferisce loro il valore di strumenti (Strumento a perdifiato, Scultura sociale, DNA, L’angolo del saluto, Prêt-a-porter, Fioriera, EU, ecc.). Nel 1993 ad Ottomat presenta “Forme di comportamento”.
È coautore e firmatario della dichiarazione poetica ETICA ESPRESSIVA UNIVERSALE (EEU), pubblicata sul “Corriere della Sera” 8 maggio 1994 e nello stesso anno inventa lo Strumento a Perdifiato, attrezzo per comunicare a se stessi. ­Nel novembre del 1995 fonda SUPERFICIE TOTALE, contenitore del suo agire. A partire da quel momento le sue performances sono denominate Ibridazioni. Si tratta di azioni ibride caratterizzate di volta in volta da partner animale, vegetale, minerale, artificiale.

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