Dreams and Nightmares, The Class of Maja Bajevic at IUAV

8 - 21 novembre 2006
a cura di Gabi Scardi

Artisti: David Barshaked, Francesco Bertelè, Roberta Bruzzechesse, Nemanja Cvijanovic, Stefania Dal Mas, Roberta de Galasso / Roberta Ferraresi / Ivana Hilj, Stefania Filizola, Giulia Gabrielli, Teresa Iannotta, Alessandro Laita, Michele Lamanna, Marianna Liosi, Roberta Lombardi, Paola Monasterolo, Laura Pante, Chiaralice Rizzi, Alberto Tadiello, Federica Ferrighi Tavian, Antonella Travascio, Alice Vanzan, Silvia Vatta, Maria Zanchi.

Artisti si nasce, ma questo non basta. Artisti si cresce per via di riflessioni e di esperimenti, d'incontri e di travasi. La pratica artistica presuppone sensibilità individuale, ma è anche fatta di attenzione e d'impulsi esterni rielaborati in una visione poetica personale destinata ad arricchirsi incessantemente. I primi a saperlo sono gli artisti stessi, che da sempre hanno attribuito imprescindibile interesse allo scambio e al confronto con altri artisti.

Da qui l'importanza assunta dallo IUAV, facoltà di design e arti che al centro del percorso formativo pone una serie di corsi di carattere laboratoriale tenuti da artisti tra i più autorevoli a livello internazionale. Tra questi ''visiting professors'' Maja Bajevic, che del suo corso ha fatto, ci pare, una vera e propria officina, un momento fecondo, determinante nella crescita artistica di coloro che vi hanno partecipato.

Per i "giovani artisti" che vi hanno preso parte, il percorso non è stato necessariamente semplice: un docente attiva metodi e approcci coerenti con la propria poetica e con la propria personalità; nel confronto diretto con idee e abitudini percettive.

D'altra parte nel confronto con gli studenti il visiting professor si trova a "tirarsi indietro" per far spazio a personalità già emergenti.

Nell'ambito del corso tenuto da Maja Bajevic presso lo IUAV nel terzo trimestre, nel gioco delle parti è emersa una serie di poetiche individuali ed interessanti, senz'altro pronte per il confronto con lo spazio espositivo. Ne è nata l'idea di una mostra: "Dreams and Nightmares".

Si ringrazia Marta Tolomelli per la collaborazione.

Dreams and Nightmares, The Class of Maja Bajevic at IUAV

8 - 21 novembre 2006
a cura di Gabi Scardi

Artisti: David Barshaked, Francesco Bertelè, Roberta Bruzzechesse, Nemanja Cvijanovic, Stefania Dal Mas, Roberta de Galasso / Roberta Ferraresi / Ivana Hilj, Stefania Filizola, Giulia Gabrielli, Teresa Iannotta, Alessandro Laita, Michele Lamanna, Marianna Liosi, Roberta Lombardi, Paola Monasterolo, Laura Pante, Chiaralice Rizzi, Alberto Tadiello, Federica Ferrighi Tavian, Antonella Travascio, Alice Vanzan, Silvia Vatta, Maria Zanchi.

Artisti si nasce, ma questo non basta. Artisti si cresce per via di riflessioni e di esperimenti, d'incontri e di travasi. La pratica artistica presuppone sensibilità individuale, ma è anche fatta di attenzione e d'impulsi esterni rielaborati in una visione poetica personale destinata ad arricchirsi incessantemente. I primi a saperlo sono gli artisti stessi, che da sempre hanno attribuito imprescindibile interesse allo scambio e al confronto con altri artisti.

Da qui l'importanza assunta dallo IUAV, facoltà di design e arti che al centro del percorso formativo pone una serie di corsi di carattere laboratoriale tenuti da artisti tra i più autorevoli a livello internazionale. Tra questi ''visiting professors'' Maja Bajevic, che del suo corso ha fatto, ci pare, una vera e propria officina, un momento fecondo, determinante nella crescita artistica di coloro che vi hanno partecipato.

Per i "giovani artisti" che vi hanno preso parte, il percorso non è stato necessariamente semplice: un docente attiva metodi e approcci coerenti con la propria poetica e con la propria personalità; nel confronto diretto con idee e abitudini percettive.

D'altra parte nel confronto con gli studenti il visiting professor si trova a "tirarsi indietro" per far spazio a personalità già emergenti.

Nell'ambito del corso tenuto da Maja Bajevic presso lo IUAV nel terzo trimestre, nel gioco delle parti è emersa una serie di poetiche individuali ed interessanti, senz'altro pronte per il confronto con lo spazio espositivo. Ne è nata l'idea di una mostra: "Dreams and Nightmares".

Si ringrazia Marta Tolomelli per la collaborazione.

Veduta dell'installazione.

Veduta dell'installazione.

Veduta dell'installazione.

Dettaglio dell'installazione.