Stefania Galegati Shines, Mamma non piangere - Humans

7 gennaio - 27 gennaio 2009

Viafarini DOCVA è lieta di presentare il progetto editoriale di Stefania Galegati Shines Mamma non piangere e il video Humans, realizzati parallelamente.
Due progetti distinti per mezzo e intenti, ma ugualmente centrati sulla raccolta onnivora di immagini che l’artista ha raccolto quotidianamente dal 2004 a oggi.


La pubblicazione raccoglie una selezione di 120 scatti fotografici, la cui sequenza intende suggerire una diramazione di sensi e riflessioni, accentuata dal fatto che lo sguardo dell’artista in questo caso si è concentrato su uno spettro eterogeneo di contesti e paesaggi.

Il video raccoglie in modo più caotico, ma armonicamente orchestrato attraverso il sonoro d’accompagnamento, appunti, immagini, sequenze dalla successione serrata; scenari che spaziano da Amsterdam, a New York, dalla Tanzania a Bagnacavallo, da Roma a Palermo. Nasce come diario di appunti di lavoro dell'artista e si trasforma in un mantra di scorci di vita che si offrono come linguaggio.

Con il contributo di Fondazione Cariplo, Gemmo, Epson.

Stefania Galegati Shines, Mamma non piangere - Humans

7 gennaio - 27 gennaio 2009

Viafarini DOCVA è lieta di presentare il progetto editoriale di Stefania Galegati Shines Mamma non piangere e il video Humans, realizzati parallelamente.
Due progetti distinti per mezzo e intenti, ma ugualmente centrati sulla raccolta onnivora di immagini che l’artista ha raccolto quotidianamente dal 2004 a oggi.


La pubblicazione raccoglie una selezione di 120 scatti fotografici, la cui sequenza intende suggerire una diramazione di sensi e riflessioni, accentuata dal fatto che lo sguardo dell’artista in questo caso si è concentrato su uno spettro eterogeneo di contesti e paesaggi.

Il video raccoglie in modo più caotico, ma armonicamente orchestrato attraverso il sonoro d’accompagnamento, appunti, immagini, sequenze dalla successione serrata; scenari che spaziano da Amsterdam, a New York, dalla Tanzania a Bagnacavallo, da Roma a Palermo. Nasce come diario di appunti di lavoro dell'artista e si trasforma in un mantra di scorci di vita che si offrono come linguaggio.

Con il contributo di Fondazione Cariplo, Gemmo, Epson.