Video Invitational - Video in tutti i sensi: Hans Op de Beeck

12 - 21 gennaio 2006
a cura di Milovan Farronato

Video Invitational è un progetto organizzato da Viafarini in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia.

Video Invitational presenta a partire da gennaio 2006 quattro incontri con altrettanti artisti internazionali sul tema del video: una serie di opere che mettono in risalto le diverse sfumature dell'attuale ricerca video, i labili confini e le contaminazioni con altre modalità espressive.

Il progetto, a cura di Milovan Farronato, prevede che ciascuna video-installazione sia inaugurata con una discussione ed analisi dell'opera video assieme all'artista, rivolta al pubblico, in particolar modo agli studenti.

Hans Op de Beeck

In principio per Hans Op de Beeck è sempre un’immagine pregnante depositata nella memoria, una sorta d’incidente visivo e d’enigma che deve essere risolto. Il tempo di metabolizzazione di questo residuo è variabile, così come il mezzo espressivo che l’artista adotta per ricostruirne lo “scenario” e riproporne il lessico: dipende dal contenuto, dalla valenza emozionale che ha generato e dalla proiezione che l’artista se ne è fatto — il tempo non è solo un fattore cronologico e alcune immagini possono sembrare molto più vicine di ricordi recenti, poiché a queste sono stati aggiunti altri significati e ulteriori valenze.

Hans Op de Beeck è quindi un artista poliedrico che insegue la sua intuizione e che in base a quest’ultima decide quale materia adottare e manipolare: fotografia, video, videoinstallazioni, film o ambienti compositi

In Viafarini ad esempio sarà proposta la scultura videoinstallativa Loss (2004), un ambiente dalle misure definite che si presenta all’osservatore come una doppia finestra all’interno di un cubicolo, una sorta di bunker da cui guardare un’animazione di disegni che ritraggono varie stagioni ed epoche di un giardino.

Alla Fondazione Bevilacqua La Masa è presentato un lavoro video autonomo: My Brother’s Gardens, 2003. Il lavoro può essere concepito come una sorta di retrospettiva aperta a scenari futuri. Anche in questo caso si assiste alla dissolvenza animata di disegni che ritraggono un giardino in mutazione; viene ripresa una scultura precedente dell’artista e parte dei dialoghi sono stati filmati in un vagone ferroviario simile a quello materializzato nell’ambiente Location 5 (2004). Il film è esempio di come tutto il lavoro di Op de Beeck possa confluire e ritornare come in una saga, ricomporsi e avvicendarsi per mostrare altre pieghe e sfumature di quell’immagine iniziale.

Hans Op de Beeck è nato nel 1969; vive e lavora a Bruxelles. Ha esposto sia in mostre collettive che personali presso prestigiose istituzioni internazionali tra cui: National Museum Reina Sofia, Madrid, 2004; Whitechapel, Londra, 2004; S.M.A.K. Museum of Contemporary Art, Ghent, 2003; PS1-MoMA, New York, 2003.

Sempre più di frequente artisti visivi sono invitati a film festival e filmmaker partecipano a esposizioni d'arte. L'approccio registico all'arte è un terreno d'incontro per molti artisti visivi che concepiscono i loro lavori come montaggi cinematografici nello spazio e che come registi dirigono non solo la pellicola ma anche lo sguardo dell'osservatore. La rassegna include l'opera di un artista in grado di competere con l'immagine filmica e di produrre opere intese come lungometraggi, ma anche di un artista che ambienta il suo video come parte integrante e imprescindibile di un'installazione più complessa: due differenti modi di essere artista/regista. In molti casi e con varie possibilità la ricerca video si è anche espressa avvalendosi di modalità e strategie pittoriche, competendo con la pittura per resa cromatica, per suggestione materica o iconografica. Inoltre, nelle ricerche più attuali il video si è confrontato con l'immagine patinata della pubblicità attraverso un montaggio veloce che, assecondando le ritmiche del format, ne svuota tuttavia il contenuto commerciale.

Quattro mostre di quattro artisti già noti internazionalmente per documentare i differenti percorsi della video art attuale: Hans Op de Beeck (Belgio), Bjørn Melhus (Germania), Tobias Collier (Gran Bretagna), Runa Islam (Bangladesh).

Il programma prevede, a partire da gennaio 2006, quattro videoinstallazioni della durata di due settimane ciascuna, che si terranno in contemporanea presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia e presso Viafarini a Milano.

Con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano - Settore Tempo Libero e il contributo di British Council

"Video Invitational era stata pensata assieme ad Angela Vettese come una collaborazione con la Fondazione Bevilacqua LaMasa che Angela dirigeva: dopo l’intervento a Viafarini gli artisti si recavano a Venezia per un incontro con gli studenti e pubblico veneziano. 

La stampa dell’invito fu occasione dell’unico litigio mai occorso tra me ed Angela: io decisi di stampare il fronte in bianco/nero, per risparmiare e perché mi piaceva, e Angela decretò che non era quello il modo di sostenersi. Forse aveva anche ragione, ma chissà, in mancanza di entrate, sempre meglio sparagnare!"

Patrizia Brusarosco 

"Durante l’installazione di Loss all’artista occorse un brutto incidente: mentre attraversava la strada di fronte a via Farini, uscendo dall’albergo prospiciente, cadde a terra per un attacco d’ernia. L’artista ne soffriva già e certamente il duro lavoro di carteggio del legno per costruire la sua opera non lo aveva aiutato. Con l’autoambulanza io e Hans op de Beeck finimmo al pronto soccorso del Fatebenefratelli, dove ci fermammo per un’intera giornata che si rivelò abbastanza pesante anche per me: l’artista non si fidava dei medici italiani e voleva assolutamente essere trasportato in autoambulanza in Belgio. Alla fine la mia opera di persuasione riuscì e lo tirai fuori dall’ospedale giusto per portarlo all’inaugurazione, dove si riprese soddisfacentemente". 

Patrizia Brusarosco

"La collaborazione con la galleria Continua, che rappresenta l’artista in Italia, si è realizzata al momento dell’acquisto di due bellissime opere su carta, una per la mia collezione, l’altra per il sostenitore di Viafarini Gianpaolo Ferrari.

Galleria Continua è stata capace di crescere con più sedi internazionali, di partecipare a tantissime fiere rappresentando importanti artisti; ma la conoscenza con Viafarini risaliva al 1992 quando entrambi si fu invitati a una fiera nella sezione “nonprofit”. La Continua infatti era nata con lo straordinario progetto di arte pubblica sul territorio Arte all'Arte, che portò avanti per qualche anno".

Patrizia Brusarosco

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Video Invitational - Video in tutti i sensi: Hans Op de Beeck

12 - 21 gennaio 2006
a cura di Milovan Farronato

Video Invitational è un progetto organizzato da Viafarini in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia.

Video Invitational presenta a partire da gennaio 2006 quattro incontri con altrettanti artisti internazionali sul tema del video: una serie di opere che mettono in risalto le diverse sfumature dell'attuale ricerca video, i labili confini e le contaminazioni con altre modalità espressive.

Il progetto, a cura di Milovan Farronato, prevede che ciascuna video-installazione sia inaugurata con una discussione ed analisi dell'opera video assieme all'artista, rivolta al pubblico, in particolar modo agli studenti.

Hans Op de Beeck

In principio per Hans Op de Beeck è sempre un’immagine pregnante depositata nella memoria, una sorta d’incidente visivo e d’enigma che deve essere risolto. Il tempo di metabolizzazione di questo residuo è variabile, così come il mezzo espressivo che l’artista adotta per ricostruirne lo “scenario” e riproporne il lessico: dipende dal contenuto, dalla valenza emozionale che ha generato e dalla proiezione che l’artista se ne è fatto — il tempo non è solo un fattore cronologico e alcune immagini possono sembrare molto più vicine di ricordi recenti, poiché a queste sono stati aggiunti altri significati e ulteriori valenze.

Hans Op de Beeck è quindi un artista poliedrico che insegue la sua intuizione e che in base a quest’ultima decide quale materia adottare e manipolare: fotografia, video, videoinstallazioni, film o ambienti compositi

In Viafarini ad esempio sarà proposta la scultura videoinstallativa Loss (2004), un ambiente dalle misure definite che si presenta all’osservatore come una doppia finestra all’interno di un cubicolo, una sorta di bunker da cui guardare un’animazione di disegni che ritraggono varie stagioni ed epoche di un giardino.

Alla Fondazione Bevilacqua La Masa è presentato un lavoro video autonomo: My Brother’s Gardens, 2003. Il lavoro può essere concepito come una sorta di retrospettiva aperta a scenari futuri. Anche in questo caso si assiste alla dissolvenza animata di disegni che ritraggono un giardino in mutazione; viene ripresa una scultura precedente dell’artista e parte dei dialoghi sono stati filmati in un vagone ferroviario simile a quello materializzato nell’ambiente Location 5 (2004). Il film è esempio di come tutto il lavoro di Op de Beeck possa confluire e ritornare come in una saga, ricomporsi e avvicendarsi per mostrare altre pieghe e sfumature di quell’immagine iniziale.

Hans Op de Beeck è nato nel 1969; vive e lavora a Bruxelles. Ha esposto sia in mostre collettive che personali presso prestigiose istituzioni internazionali tra cui: National Museum Reina Sofia, Madrid, 2004; Whitechapel, Londra, 2004; S.M.A.K. Museum of Contemporary Art, Ghent, 2003; PS1-MoMA, New York, 2003.

Sempre più di frequente artisti visivi sono invitati a film festival e filmmaker partecipano a esposizioni d'arte. L'approccio registico all'arte è un terreno d'incontro per molti artisti visivi che concepiscono i loro lavori come montaggi cinematografici nello spazio e che come registi dirigono non solo la pellicola ma anche lo sguardo dell'osservatore. La rassegna include l'opera di un artista in grado di competere con l'immagine filmica e di produrre opere intese come lungometraggi, ma anche di un artista che ambienta il suo video come parte integrante e imprescindibile di un'installazione più complessa: due differenti modi di essere artista/regista. In molti casi e con varie possibilità la ricerca video si è anche espressa avvalendosi di modalità e strategie pittoriche, competendo con la pittura per resa cromatica, per suggestione materica o iconografica. Inoltre, nelle ricerche più attuali il video si è confrontato con l'immagine patinata della pubblicità attraverso un montaggio veloce che, assecondando le ritmiche del format, ne svuota tuttavia il contenuto commerciale.

Quattro mostre di quattro artisti già noti internazionalmente per documentare i differenti percorsi della video art attuale: Hans Op de Beeck (Belgio), Bjørn Melhus (Germania), Tobias Collier (Gran Bretagna), Runa Islam (Bangladesh).

Il programma prevede, a partire da gennaio 2006, quattro videoinstallazioni della durata di due settimane ciascuna, che si terranno in contemporanea presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia e presso Viafarini a Milano.

Con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano - Settore Tempo Libero e il contributo di British Council

"Video Invitational era stata pensata assieme ad Angela Vettese come una collaborazione con la Fondazione Bevilacqua LaMasa che Angela dirigeva: dopo l’intervento a Viafarini gli artisti si recavano a Venezia per un incontro con gli studenti e pubblico veneziano. 

La stampa dell’invito fu occasione dell’unico litigio mai occorso tra me ed Angela: io decisi di stampare il fronte in bianco/nero, per risparmiare e perché mi piaceva, e Angela decretò che non era quello il modo di sostenersi. Forse aveva anche ragione, ma chissà, in mancanza di entrate, sempre meglio sparagnare!"

Patrizia Brusarosco 

"Durante l’installazione di Loss all’artista occorse un brutto incidente: mentre attraversava la strada di fronte a via Farini, uscendo dall’albergo prospiciente, cadde a terra per un attacco d’ernia. L’artista ne soffriva già e certamente il duro lavoro di carteggio del legno per costruire la sua opera non lo aveva aiutato. Con l’autoambulanza io e Hans op de Beeck finimmo al pronto soccorso del Fatebenefratelli, dove ci fermammo per un’intera giornata che si rivelò abbastanza pesante anche per me: l’artista non si fidava dei medici italiani e voleva assolutamente essere trasportato in autoambulanza in Belgio. Alla fine la mia opera di persuasione riuscì e lo tirai fuori dall’ospedale giusto per portarlo all’inaugurazione, dove si riprese soddisfacentemente". 

Patrizia Brusarosco

"La collaborazione con la galleria Continua, che rappresenta l’artista in Italia, si è realizzata al momento dell’acquisto di due bellissime opere su carta, una per la mia collezione, l’altra per il sostenitore di Viafarini Gianpaolo Ferrari.

Galleria Continua è stata capace di crescere con più sedi internazionali, di partecipare a tantissime fiere rappresentando importanti artisti; ma la conoscenza con Viafarini risaliva al 1992 quando entrambi si fu invitati a una fiera nella sezione “nonprofit”. La Continua infatti era nata con lo straordinario progetto di arte pubblica sul territorio Arte all'Arte, che portò avanti per qualche anno".

Patrizia Brusarosco

L’invito di Video Invitational - Video in tutti i sensi

 Hans Op de Beeck
Loss, 2004
veduta dell’installazione

Conteggio materiali per installazione Loss a Viafarini

Hans Op de Beeck, progetto per installazione Loss a Viafarini

Il modello per l’installazione

Veduta dell'installazione

Veduta dell'installazione

Veduta dell'installazione

Veduta dell'installazione

Veduta dell'installazione

Veduta dell'installazione

Incontro con Hans Op de Beeck

Incontro con Hans Op de Beeck

Incontro con Hans Op de Beeck, intervento di Francesca Pasini

Hans Op de Beeck, matita su carta, acquisizione Patrizia Brusarosco